Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: immagini

Numero di risultati: 30 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

L'Europa delle capitali

257389
Argan, Giulio 30 occorrenze

L'Europa delle capitali

’esempio dell’Angelico. Nel 1564, dopo le tante polemiche pro o contro l’iconoclastia protestante, René Benoit precisa la funzione delle immagini nel

Pagina 111

L'Europa delle capitali

modi famigliari: spunti vernacoli, dialettali si trovano già nelle immagini devozionali di Ludovico Carracci e si accentuano in altri bolognesi, come

Pagina 111

L'Europa delle capitali

rinunciare all’allegoria che configura i concetti in immagini naturali. Ma se così è, solo nell’ambito dell’identità classica di natura e storia può svelarsi

Pagina 116

L'Europa delle capitali

immagini del passato evocate dalla memoria e tramandate dalla storia e quelle formate dall’immaginazione premono su quelle del presente, che i sensi

Pagina 116

L'Europa delle capitali

vasta: il Bernini applica la prospettiva communis che proietta le immagini su una superficie curva invece che piana, ed è anche perciò che trasforma

Pagina 127

L'Europa delle capitali

contraddizione ai disegni provvidenziali di Dio; né è astratta o “chimerica” perché le sue immagini, realizzate dalla tecnica, sono visibili, concrete

Pagina 139

L'Europa delle capitali

, con una similitudine letteraria, la naturalità delle proprie immagini.

Pagina 142

L'Europa delle capitali

fare oggetti invece che immagini, e del fare senza valore creativo o soterico: la tesi del fare per fare, del profitto per il profitto, per l’accumulo

Pagina 143

L'Europa delle capitali

Nella fenomenologia illimitata del reale il solo principio d’ordine è il raggruppamento per classi d'immagini. Poiché non vale più il concetto della

Pagina 154

L'Europa delle capitali

associare immagini secondo certe leggi di affinità o di contrasto. Il piacere dipende da quella scelta associativa: che può riferirsi agli oggetti in

Pagina 161

L'Europa delle capitali

Ma la pittura non dà cose, bensì immagini di cose. S’intende: con le cose reali il rapporto è di utilità o di fruizione; solo quando le cose siano

Pagina 201

L'Europa delle capitali

L'idea che l’immagine sia momento e fattore del pensiero apre il problema della possibilità di influenzare od orientare il prodursi delle immagini

Pagina 204

L'Europa delle capitali

funzione egemone perché traduce tutto in immagini, in fenomeni. È dunque giusto cercare nell’arte l’espressione più autentica e completa di una civiltà che

Pagina 33

L'Europa delle capitali

accadono nella mente umana e influiscono sul comportamento. Se prima soltanto alle immagini che fossero anche forme costanti della realtà poteva attribuirsi

Pagina 37

L'Europa delle capitali

il Barocco, quello del Neoclassicismo, si cercherà di dare alle immagini un ordine razionale, ma l’immagine non ritroverà mai più la struttura logica

Pagina 38

L'Europa delle capitali

). Da questa capacità di combinazione e proliferazione delle immagini dipende lo straordinario sviluppo, nel tardo Manierismo, dell'iconografia sacra e

Pagina 41

L'Europa delle capitali

, è vista in una prospettiva anticlassica; non è più un principio formale universale, ma uno sterminato repertorio d’immagini variamente significanti e

Pagina 42

L'Europa delle capitali

espressiva di sentimenti morali e del loro mutate con le situazioni. Infine, la duttilità e la trasmutabilità delle immagini permettono all’artista

Pagina 42

L'Europa delle capitali

. Neppure i teorici della Controriforma osano prendere in toto le difese delle immagini: riconoscono che l’accusa di paganesimo, rivolta all’arte del

Pagina 44

L'Europa delle capitali

La difesa e la rivalutazione delle immagini e quindi dell’arte che le produce, è la grande impresa del Barocco; e comincia quando la Chiesa, ormai

Pagina 45

L'Europa delle capitali

capire il linguaggio classico della forma, sono sensibili al messaggio delle immagini: nasce così una nuova, copiosa iconografia di Cristo, della

Pagina 47

L'Europa delle capitali

senso che le sue immagini agiscono proprio in quanto immagini e non per gli eventuali, impliciti significati concettuali. è vero che il Seicento è il

Pagina 48

L'Europa delle capitali

immagini: infatti gli si chiede d’intervenire in tutti i fatti che implicano uno spiegamento d'immagini (spettacoli, apparati per feste e per funerali

Pagina 50

L'Europa delle capitali

dell’immaginazione, nel dominio del possibile. L’arte dimostra che anche le immagini più lontane dalla comune esperienza possono, mediante la tecnica

Pagina 51

L'Europa delle capitali

rappresentazione dell'autorità in immagini, per lo più allegoriche, non è certo un modo di renderla immanente ed agente, ma piuttosto di allontanarla, di trasporla

Pagina 51

L'Europa delle capitali

il problema dell’attività produttrice d’immagini e della discriminazione tra immagini utili e nocive. Ma è importante notare che questa distinzione

Pagina 53

L'Europa delle capitali

quanto è possibile del mondo d'immagini degli indigeni e, spesso, degli indigeni stessi come interpreti, perché in genere le nuove chiese, tracciate su

Pagina 78

L'Europa delle capitali

fenomeno o dell’immagine, ma come traduzione in figura di concetti astratti. Poiché il concetto e universale, deve esprimersi in immagini largamente

Pagina 90

L'Europa delle capitali

L’immaginazione, in grado maggiore o minore, è di tutti; ma è solo l’artista che sa tradurre in immagini visibili le immagini fabbricate dall

Pagina 91

L'Europa delle capitali

, intensificato, acceso, monumentalizzato proprio perché, se l’immaginazione è qualcosa che va oltre il reale, la visualizzazione delle sue immagini deve andare

Pagina 91

Cerca

Modifica ricerca